Quelli che hai appena letto sono i titoli di alcuni articoli pubblicati su La Repubblica, Wired, Avvenire e Sky TG24. Titoli, in realtà, di una notizia data in modo totalmente impreciso e che ha subito scatenato online l’ironia ma anche l’indignazione di molti.
Insomma, la techno non è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ma da dove è nato l’errore?
È nato da un'incomprensione: la musica techno è stata riconosciuta dalla Conferenza dei Ministri della Cultura dei Länder tedeschi e il Ministro di Stato per la Cultura e i Media della Repubblica Federale di Germania come una forma d'arte significativa che ha avuto un impatto importante sulla cultura tedesca. Niente di più. Un errore in cui sono incappati non soltanto i giornali italiani, ma anche quelli tedeschi.
Una riflessione in merito? Spesso il bisogno del titolo sensazionalistico e della notizia polarizzante che crei molto dibattito online è una tentazione troppo forte che rischia di far inciampare anche gli insospettabili.
Domani, martedì 9 aprile, si concluderà il periodo di Ramadan per le persone di religione islamica. Un precetto religioso molto sentito e che in tante occasioni in Italia crea dibattito e/o polemiche (
si pensi al caso della scuola di Pioltello). Una cosa bella che accade sui social è il racconto di questo momento così importante per molte persone, da parte di ragazzi e ragazze che frequentano la moschea.
Tra questi, ti segnaliamo
Mariam Ali, su TikTok
@justmariamali. Una ragazza di famiglia egiziana, ma nata e cresciuta a Roma, che condivide con i suoi follower il racconto del primo giorno di Ramadan, le regole dell'outfit per andare in moschea, la spiegazione di cos’è il zaghrouta e le tante risposte a domande come
“Chi può vederti senza velo?”,
“Ma in casa si deve sempre tenere il velo?”,
“Come gestisci la corte dei ragazzi non musulmani?”, ecc…
Mariam Ali è una giovane content creator di fashion, beauty e lifestyle che, sulle orme di sua sorella Tasnim Ali, sa mettere al centro della conversazione argomenti troppo poco raccontati e che per questo spesso si portano dietro pregiudizi e stereotipi.
Dai nostri profili social…
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, abbiamo voluto ricordare l’importanza di scegliere le parole con cura.
Un approfondimento che fa parte del progetto “Dubby - Inclusione senza termine”, il vocabolario dedicato ai termini dell’inclusione che abbiamo realizzato in esclusiva per Sky Italia. Uno strumento concreto per combattere gli stereotipi e promuovere il cambiamento sociale.