Proprio perché rappresentano le nuove generazioni e vivono la scuola ogni giorno, abbiamo voluto chiedere a loro un parere su un tema che li riguarda da vicino: il divieto di utilizzare il cellulare in classe. Una regola che leggiamo spesso nei titoli dei giornali, su cui tantissime persone si stanno esprimendo in questi giorni, ma che loro vivranno concretamente tra i banchi.
E se da un lato le loro risposte condividono tutte un fil rouge di ambivalenza nei confronti del divieto, che percepiscono come positivo e negativo al tempo stesso, dall’altro ciascuno e ciascuna di loro ha portato in tavola prospettive e punti di vista che forse varrebbe la pena considerare.
Electra: “Evitare completamente l’uso del telefono, incluso l’uso a scopo didattico non ci permette di capire al meglio. Ad esempio se ci chiedono di fare delle presentazioni, [il divieto ] non ci permette di usare il telefono che potrebbe essere un ponte tra quello che dobbiamo fare e come lo facciamo.”
Greta: “Ho quasi la sensazione di essere trattata da bambina se [il telefono] mi viene semplicemente tolto e messo in una scatola, soprattutto perché se non mi viene insegnato a scuola a gestirlo e un domani non ho nessuno che me lo toglie e me lo vieta, allora lo userei continuamente.”
Martina: “Ormai è stato imposto questo obbligo, si dovrebbe trovare una soluzione a fare sempre attività didattiche con un altro dispositivo.
Nino: “Il fatto è anche che il professore dovrebbe rendere la lezione più interessante, più coinvolgente, per far sì che l’alunno abbia voglia di partecipare e che si interessi di ciò che si sta parlando.”
Dario: “Se viviamo con il telefono, non ce ne puoi privare sempre. È giusta però perché, come dicono tutti gli adulti, non possiamo usare sempre il telefono.”
Andrea: “Avere un divieto mi rende insofferente, perché peggiora la situazione. Più ci fanno torti e più noi ci ribelliamo, se pensano di farci migliorare sbagliano.”
Martedì 9 settembre
Ore 13.30 | Inizia la formazione per il secondo gruppo di docenti presso l’IC Tiziana Weiss di Trieste sull’utilizzo dello smartphone, che continuerà giovedì 10 e si concluderà venerdì 11. Il percorso è pensato per insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado, con un focus sull’uso consapevole dello smartphone e sulla cittadinanza digitale. Attraverso lezioni frontali e laboratori, si approfondiranno il Manifesto della comunicazione non ostile, le proposte della piattaforma AncheIoInsegno, le dinamiche delle chat e dei social tra studenti, fino alla progettazione di attività didattiche concrete da sperimentare in classe.