N°59
01/03/21
N°59
Quando ai giovani il cattivo esempio arriva dagli adulti…
N°59
01/03/21
N°59
Ciao,
vogliamo aprire la nostra newsletter con tre notizie molto commentate questa settimana e accomunate da un unico tema: il ruolo di educatori e formatori.
Iniziamo in ordine cronologico.
Prima notizia
Un professore dell’Università di Siena, durante una diretta radiofonica, ha apostrofato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, con epiteti quali “una rana dalla bocca larga, una vacca, una scrofa”. Tante sono state le dimostrazioni di solidarietà nei confronti di Meloni, così come è stato acceso il dibattito sull’uso dell’insulto come commento all’operato politico. È proprio notizia di qualche ore fa l’annuncio delle dimissioni del direttore dell’emittente.
Seconda notizia
Il 24 febbraio con un post su Facebook, l’ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, pone l’attenzione sull’ondata di insulti subiti dalla dodicenne Anita, la studentessa torinese che da tempo protesta davanti a scuola rivendicando il suo diritto di ritornare in classe.
A seguito della pubblicazione di un post su OrizzonteScuola (noto magazine sul mondo della scolastico) tantissimi insegnanti hanno commentato in modo violento e inappropriato nei confronti della ragazza: “Fatti curare”, “Mandiamola a pulire i bagni”, “Disagio”, ”Malata mentale”.
Un episodio che Azzolina ha commentato così: “C’è qualcosa che non va, la scuola è il luogo in cui seminare i valori del rispetto e della tolleranza. Ho sempre difeso la categoria e lo faccio anche stavolta. A patto però che la maggioranza sana non sia anche maggioranza silenziosa. Messaggi come questi vanno rifiutati sempre. E condannati.”
Terza notizia
Infine, pochi giorni fa è iniziato a circolare sui social il video dell’esame in DAD di una studentessa di medicina umiliata dal suo docente perché impreparata sull’argomento. Il docente ha inveito con toni molto accesi, un’aggressività che ha spinto la madre della ragazza a intervenire durante il collegamento.
Tre episodi diversi ma che sollevano un'unica domanda: e se il cattivo esempio ai più giovani arriva proprio da chi dovrebbe accompagnarli in un percorso di consapevolezza dell’uso del linguaggio e degli strumenti digitali?
Non vogliamo entrare nel merito dei tre singoli episodi, perché ognuno di essi porta con sé valutazioni specifiche, ma è importante soffermarsi sul ruolo degli adulti, sul cortocircuito educativo dove le istituzioni (in questo caso rappresentate dall’università, dalla scuola e dal mondo dell’informazione) vengono rappresentate nella loro peggiore versione.
Lo ripetiamo con ancora più forza: riteniamo che sia ormai irrinunciabile non soltanto l’istituzione di un’ora di cittadinanza digitale a settimana per tutti gli ordini e gradi di insegnamento ma che è altrettanto importante agire sulla formazione continua di tutto il corpo docente sui temi delle competenze digitali.
vogliamo aprire la nostra newsletter con tre notizie molto commentate questa settimana e accomunate da un unico tema: il ruolo di educatori e formatori.
Iniziamo in ordine cronologico.
Prima notizia
Un professore dell’Università di Siena, durante una diretta radiofonica, ha apostrofato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, con epiteti quali “una rana dalla bocca larga, una vacca, una scrofa”. Tante sono state le dimostrazioni di solidarietà nei confronti di Meloni, così come è stato acceso il dibattito sull’uso dell’insulto come commento all’operato politico. È proprio notizia di qualche ore fa l’annuncio delle dimissioni del direttore dell’emittente.
Seconda notizia
Il 24 febbraio con un post su Facebook, l’ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, pone l’attenzione sull’ondata di insulti subiti dalla dodicenne Anita, la studentessa torinese che da tempo protesta davanti a scuola rivendicando il suo diritto di ritornare in classe.
A seguito della pubblicazione di un post su OrizzonteScuola (noto magazine sul mondo della scolastico) tantissimi insegnanti hanno commentato in modo violento e inappropriato nei confronti della ragazza: “Fatti curare”, “Mandiamola a pulire i bagni”, “Disagio”, ”Malata mentale”.
Un episodio che Azzolina ha commentato così: “C’è qualcosa che non va, la scuola è il luogo in cui seminare i valori del rispetto e della tolleranza. Ho sempre difeso la categoria e lo faccio anche stavolta. A patto però che la maggioranza sana non sia anche maggioranza silenziosa. Messaggi come questi vanno rifiutati sempre. E condannati.”
Terza notizia
Infine, pochi giorni fa è iniziato a circolare sui social il video dell’esame in DAD di una studentessa di medicina umiliata dal suo docente perché impreparata sull’argomento. Il docente ha inveito con toni molto accesi, un’aggressività che ha spinto la madre della ragazza a intervenire durante il collegamento.
Tre episodi diversi ma che sollevano un'unica domanda: e se il cattivo esempio ai più giovani arriva proprio da chi dovrebbe accompagnarli in un percorso di consapevolezza dell’uso del linguaggio e degli strumenti digitali?
Non vogliamo entrare nel merito dei tre singoli episodi, perché ognuno di essi porta con sé valutazioni specifiche, ma è importante soffermarsi sul ruolo degli adulti, sul cortocircuito educativo dove le istituzioni (in questo caso rappresentate dall’università, dalla scuola e dal mondo dell’informazione) vengono rappresentate nella loro peggiore versione.
Lo ripetiamo con ancora più forza: riteniamo che sia ormai irrinunciabile non soltanto l’istituzione di un’ora di cittadinanza digitale a settimana per tutti gli ordini e gradi di insegnamento ma che è altrettanto importante agire sulla formazione continua di tutto il corpo docente sui temi delle competenze digitali.
Collaborazioni
In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie rare (28 febbraio) siamo stati al fianco di Sanofi Italia per stimolare una più approfondita riflessione sui temi dei linguaggi inclusivi.
Le parole ci uniscono e ci fanno sentire meno soli.
Ed è per questo che comunicare è il primo passo per creare inclusione.
Perché chi è affetto da una patologia rara possa sentirsi ascoltato e compreso.
Perché possa avere meno paura.
#SeNeParliNonèRaro: è questo il nome della campagna che a partire da oggi prenderà il via, attraverso infografiche e pillole video che verranno diffuse tramite i social media e che inviteranno a riflettere sulla forza della parola con l’obiettivo di generare un cambiamento culturale attraverso il dialogo, prendendo spunto dal Manifesto della comunicazione non ostile.
Nella convinzione che solamente promuovendo una maggiore conoscenza di queste condizioni, incoraggiando il dialogo e “normalizzando” il lessico legato alle malattie rare, sarà veramente possibile abbattere le troppe barriere sociali che ancora esistono, costruendo relazioni e nuovi orizzonti d’inclusione.
Le parole ci uniscono e ci fanno sentire meno soli.
Ed è per questo che comunicare è il primo passo per creare inclusione.
Perché chi è affetto da una patologia rara possa sentirsi ascoltato e compreso.
Perché possa avere meno paura.
#SeNeParliNonèRaro: è questo il nome della campagna che a partire da oggi prenderà il via, attraverso infografiche e pillole video che verranno diffuse tramite i social media e che inviteranno a riflettere sulla forza della parola con l’obiettivo di generare un cambiamento culturale attraverso il dialogo, prendendo spunto dal Manifesto della comunicazione non ostile.
Nella convinzione che solamente promuovendo una maggiore conoscenza di queste condizioni, incoraggiando il dialogo e “normalizzando” il lessico legato alle malattie rare, sarà veramente possibile abbattere le troppe barriere sociali che ancora esistono, costruendo relazioni e nuovi orizzonti d’inclusione.
Sottoscrizioni
La community di Parole O_Stili diventa sempre più numerosa!
Sono tante, infatti, le nuove sottoscrizioni ufficiali da parte di importanti realtà: Anitec-Assinform, l'associazione italiana delle tecnologie e dell'informazione legata a Confindustria, il Comune di Livorno, di Ravenna e quello di di Caltanissetta.
Tra questi c’è anche il primo Prefetto d’Italia: Valerio Valenti, rappresentante del Governo a Trieste (Leggi la news su Interno.it). Il Prefetto Valenti, infatti, ha assunto l’impegno di diffondere il Manifesto nei principali uffici pubblici statali della città, affinché tutte le istituzioni possano testimoniare il loro contributo nel contrasto al fenomeno sempre più diffuso, specialmente in Rete, della violenza verbale e del linguaggio d’odio.
Rivolgendo, poi, una particolare attenzione alle giovani generazioni, in occasione dell’inizio del prossimo anno scolastico, il Prefetto invierà alle scuole un messaggio a sostegno della campagna in favore di una comunicazione non ostile, invitando tutti gli studenti ad aderire ai dieci principi contenuti nel Manifesto.
Sono tante, infatti, le nuove sottoscrizioni ufficiali da parte di importanti realtà: Anitec-Assinform, l'associazione italiana delle tecnologie e dell'informazione legata a Confindustria, il Comune di Livorno, di Ravenna e quello di di Caltanissetta.
Tra questi c’è anche il primo Prefetto d’Italia: Valerio Valenti, rappresentante del Governo a Trieste (Leggi la news su Interno.it). Il Prefetto Valenti, infatti, ha assunto l’impegno di diffondere il Manifesto nei principali uffici pubblici statali della città, affinché tutte le istituzioni possano testimoniare il loro contributo nel contrasto al fenomeno sempre più diffuso, specialmente in Rete, della violenza verbale e del linguaggio d’odio.
Rivolgendo, poi, una particolare attenzione alle giovani generazioni, in occasione dell’inizio del prossimo anno scolastico, il Prefetto invierà alle scuole un messaggio a sostegno della campagna in favore di una comunicazione non ostile, invitando tutti gli studenti ad aderire ai dieci principi contenuti nel Manifesto.
Rassegna stampa
Tra le tante occasioni che abbiamo avuto in queste ultime settimane per poter raccontare il Manifesto della comunicazione non ostile attraverso i media tradizionali ve ne segnaliamo due che ci stanno particolarmente a cuore perché abbiamo avuto modo di occuparci delle giovani generazioni.
Martedì 23 febbraio siamo stati ospiti di Uno Mattina per affrontare il tema del cyberbullismo e dei linguaggi d’odio online. Oltre ai conduttori Marco Frittella e Monica Giandotti c’era con noi Vatinee Suvimol, avvocata e influencer che ha raccontato un episodio di bullismo online di cui è stata protagonista la figlia dodicenne. Intervento a partire dal minuto 1’:10’’.
È successo in occasione dell’Operazione Risorgimento digitale, un momento di confronto sul tema “Genitori in Rete, figli sui social”, andato in onda su Repubblica Tv e condotto da Riccardo Luna.
Scuola
Indagine demoscopica | Sei una/un insegnante? Abbiamo prorogato il termine ultimo per scattare una fotografia della scuola italiana dopo questo anno di DAD, attraverso un breve questionario.
Per farlo abbiamo bisogno che tu e i tuoi ragazzi (quelli delle classi secondarie di secondo grado) rispondiate a una serie di domande. Ovviamente sono domande semplicissime e totalmente anonime.
Organizza 10 minuti della tua prossima lezione, ti basterà condividere con loro questo link.
COPIA IL LINK E CONDIVIDILO CON GLI STUDENTI (secondaria di secondo grado)
https://surveys.ipsosinteractive.com/surveys/?id=partxtest&ci=it-it&pid=S21004058&routerID=0&supplierID=320&surveyid=667483
Questo, invece, è il link con le domande per te insegnante (qualsiasi ordine):
https://surveys.ipsosinteractive.com/surveys/?id=partxtest&ci=it-it&pid=S21004056&routerID=0&supplierID=10191&surveyid=667451
Ci aiuteresti molto se condividessi i questionari anche con i tuoi colleghi, invitandoli a far partecipare soprattutto i loro ragazzi.
Per farlo abbiamo bisogno che tu e i tuoi ragazzi (quelli delle classi secondarie di secondo grado) rispondiate a una serie di domande. Ovviamente sono domande semplicissime e totalmente anonime.
Organizza 10 minuti della tua prossima lezione, ti basterà condividere con loro questo link.
COPIA IL LINK E CONDIVIDILO CON GLI STUDENTI (secondaria di secondo grado)
https://surveys.ipsosinteractive.com/surveys/?id=partxtest&ci=it-it&pid=S21004058&routerID=0&supplierID=320&surveyid=667483
Questo, invece, è il link con le domande per te insegnante (qualsiasi ordine):
https://surveys.ipsosinteractive.com/surveys/?id=partxtest&ci=it-it&pid=S21004056&routerID=0&supplierID=10191&surveyid=667451
Ci aiuteresti molto se condividessi i questionari anche con i tuoi colleghi, invitandoli a far partecipare soprattutto i loro ragazzi.
Progetto AMeLiE | Vuoi coinvolgere la tua scuola in un nuovo progetto europeo sui temi dell'hate speech? Insieme ad altri partner forniremo ai docenti e scuole, una metodologia e un approccio innovativi per il contrasto del fenomeno dell’hate-speech online.
Se sei interessato, scrivici a info@paroleostili.it
Se sei interessato, scrivici a info@paroleostili.it
Gli appuntamenti
Lunedì 1 marzo ore 17
Abbiamo tenuto un webinar per tutti gli insegnanti dell’Istituto Racioppi di Moliterno (Pz), così da introdurli al progetto di Parole O_Stili e ai principi del Manifesto della comunicazione non ostile. È stato il primo di una serie di incontri di formazione sul percorso di Educazione Civica. Il secondo appuntamento si svolgerà venerdì 5 marzo alle ore 17.
Martedì 2 marzo alle ore 20
Barbara Laura Alaimo interverrà, facendosi portavoce del Manifesto della comunicazione non ostile, ad un incontro per il progetto “Parliamoci” organizzato da Jugenddienst Meran e youngCaritas per gli operatori giovanili attivi sul territorio altoatesino. Si parlerà anche di violenza verbale e hate speech.
(Le iscrizioni possono essere inviate entro oggi a marco@jugenddinstmeran.it).
Giovedì 4 marzo
Alle 14:30, interverremo ad un appuntamento formativo organizzato dal Consiglio Nazionale Forense e dedicato ai professionisti del settore. Sarà un’occasione per approfondire gli aspetti linguistici della discriminazione e dell’inclusione e il tema degli stereotipi nel linguaggio.
Alle ore 21:00 invece parteciperemo a “Educare alla comunicazione non ostile: esperienze a confronto”, all’interno di “Le parole sono importanti”, un ciclo di incontri organizzato da Amnesty gruppo Merate, Progetto Osnago e altri partner. Insieme a noi ci saranno Marco Gui (Benessere Digitale) e la psicologa Rosy Grassi.
È possibile seguire la diretta su: www.facebook.com/progettoosnago
Alle ore 15:00 Con Tiziana Montalbano interverremo al Master di orientamento, giornalismo e comunicazione realizzato dal Cosp di Verona e dedicato ai ragazzi delle IV e V superiori delle scuole veronesi. Argomento: “Il Manifesto della comunicazione non ostile: combattere le fake news e abolire l'hate speech".
La formazione per Social Hosting Hub
È dall’IC Salvo d’Acquisto di Monza che con Barbara Laura Alaimo inizieremo il percorso di formazione nell’ambito del progetto Social Hosting Hub nelle giornate di martedì 2 e mercoledì 3 marzo.
Abbiamo tenuto un webinar per tutti gli insegnanti dell’Istituto Racioppi di Moliterno (Pz), così da introdurli al progetto di Parole O_Stili e ai principi del Manifesto della comunicazione non ostile. È stato il primo di una serie di incontri di formazione sul percorso di Educazione Civica. Il secondo appuntamento si svolgerà venerdì 5 marzo alle ore 17.
Martedì 2 marzo alle ore 20
Barbara Laura Alaimo interverrà, facendosi portavoce del Manifesto della comunicazione non ostile, ad un incontro per il progetto “Parliamoci” organizzato da Jugenddienst Meran e youngCaritas per gli operatori giovanili attivi sul territorio altoatesino. Si parlerà anche di violenza verbale e hate speech.
(Le iscrizioni possono essere inviate entro oggi a marco@jugenddinstmeran.it).
Giovedì 4 marzo
Alle 14:30, interverremo ad un appuntamento formativo organizzato dal Consiglio Nazionale Forense e dedicato ai professionisti del settore. Sarà un’occasione per approfondire gli aspetti linguistici della discriminazione e dell’inclusione e il tema degli stereotipi nel linguaggio.
Alle ore 21:00 invece parteciperemo a “Educare alla comunicazione non ostile: esperienze a confronto”, all’interno di “Le parole sono importanti”, un ciclo di incontri organizzato da Amnesty gruppo Merate, Progetto Osnago e altri partner. Insieme a noi ci saranno Marco Gui (Benessere Digitale) e la psicologa Rosy Grassi.
È possibile seguire la diretta su: www.facebook.com/progettoosnago
Alle ore 15:00 Con Tiziana Montalbano interverremo al Master di orientamento, giornalismo e comunicazione realizzato dal Cosp di Verona e dedicato ai ragazzi delle IV e V superiori delle scuole veronesi. Argomento: “Il Manifesto della comunicazione non ostile: combattere le fake news e abolire l'hate speech".
La formazione per Social Hosting Hub
È dall’IC Salvo d’Acquisto di Monza che con Barbara Laura Alaimo inizieremo il percorso di formazione nell’ambito del progetto Social Hosting Hub nelle giornate di martedì 2 e mercoledì 3 marzo.
