L'inciviltà funziona? | Parole O_Stili
Gruppo di persone con cartello

L'inciviltà funziona?

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30/09/25

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Ciao e scusaci per qualche ora di ritardo! L'influenza ci sta mettendo ko.
Oggi parliamo di politica, parole e ostilità. Non cambiare canale, mi raccomando 😉
Nelle Marche, da poche ore si festeggia l’elezione del nuovo governatore, ma pochi giorni fa ad Ancona l’Assessore Marco Battino è stato pesantemente insultato al termine di una cena elettorale. Non solo parole, ma persino uno sputo. Il tutto registrato con un telefonino. È l’ennesimo segnale di come la competizione politica, invece di restare confronto di programmi e visioni, degeneri troppo spesso in ostilità personale. Ce lo ricorda bene il principio numero 8 del Manifesto della comunicazione non ostile:
“Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare”.
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Il dibattito non è più uno scambio tra idee, ma una guerra tra persone supportate da algoritmi alterati e notizie manomesse. A contribuire misinformazione, deepfake, e fact-checking. E chi paga il prezzo più alto non sono i candidati di turno, ma la nostra democrazia.
Lo confermano i dati del progetto europeo Politica senza fair playpresentato la scorsa settimana da un team di università italiane: oltre il 70% degli italiani si dichiara infastidito da urla e volgarità, e 3/4 percepisce un peggioramento del dibattito pubblico. Eppure, l’insulto continua a “funzionare”: dà visibilità, conquista titoli, nutre lo spettacolo della politica. Un circolo vizioso che erode fiducia, alimenta stereotipi e mina le basi stesse della convivenza democratica.
Il quadro si fa ancora più allarmante guardando ai giovani. Secondo l’ISTAT, più di 1/3 dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni non si informa mai di politica. E la ricerca aggiunge che proprio la Generazione Z ha ormai normalizzato la violenza verbale in questo campo. Un atteggiamento che nasce dalla sfiducia verso le istituzioni e da un cinismo che considera il conflitto aggressivo “normale”, parte di un gioco già corrotto. Ma cosa significa crescere in un Paese in cui l’insulto è previsto come regola del dibattito? Forse è arrivato il momento di domandarselo.
In questo numero del Megafono Giallo abbiamo raccolto le voci di due giovani che vivono in maniera diversa la politica: Tommaso Cappelli, esperto di comunicazione politica e relazioni istituzionali, e Sofia Pelizzari, consigliera comunale di Forza Italia a Mazzano. Due semplici domande per cambiare prospettiva.

Come può lo stile comunicativo dei politici riconquistare la fiducia della Gen Z?

Tommaso: Molti e molte giovani guardano alla politica con diffidenza: per ricostruire fiducia servono coerenza tra parole e azioni, perché la Generazione Z intercetta subito le contraddizioni. Non basta parlare nei canali dei giovani: occorre adottare la loro prospettiva, affrontare il futuro senza fermarsi solo su emergenze e toni allarmistici. Questa generazione vive immersa in un oceano di dati, ma fatica a orientarsi. È qui che la politica può fare la differenza: offrire strumenti, chiarezza e visioni credibili.
Sofia: Secondo me ai giovani manca la volontà di informarsi. Sono immersi nei social, bombardati da stimoli continui, e spesso non sanno distinguere cosa vale davvero la pena acquisire e cosa no. Questo crea un vuoto di comunicazione tra politica e nuove generazioni. La politica rimane legata a modalità vecchie, incapaci di capire che il mondo evolve, e per questo viene spesso criticata.

Come vorresti fosse il dibattito politico tra 10 anni?

Tommaso: Me lo immagino diverso, supportato da nuove tecnologie e piattaforme che aiutino i cittadini e le cittadine a orientarsi nella verità, soprattutto su temi che toccano tutti, come l’economia. Spero in una maggiore alfabetizzazione digitale e in un’etica dell’informazione più solida, capace di rendere i cittadini consapevoli anche nell’uso dell’intelligenza artificiale. Vorrei un dibattito meno urlato e più centrato sui contenuti. Al tempo stesso temo che, in un mondo in cui la tecnologia detta sempre più ritmi e agende, si perda la profondità della riflessione.
Sofia: Nel dibattito politico i giovani impegnati mostrano interesse, ascolto e capacità di confronto: magari non si cambia idea, ma si argomenta e si dialoga. Molti altri oggi non si informano e non vogliono capire, trasformando il confronto in scontro sterile. Mi piacerebbe realizzassero che la vera politica nasce dal desiderio di cambiare le cose e mi auguro si vada in quella direzione: perché quando c’è conoscenza, le differenze arricchiscono; quando manca, restano solo urla e rifiuto dell’altro.

Se vuoi approfondire il tema della disinformazione, dai banchi scolastici alla politica, ti aspettiamo all’evento Parole a Scuola sabato 18 ottobre
presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore dalle 16:00 alle 16:50.
Un momento per capire come - tra deepfake, notizie inventate e contenuti virali che confondono fatti e opinioni - distinguere il vero dal falso è sempre più difficile. Ma ce la possiamo fare!
Insieme a Fabio Introini (Docente di Sociologia generale UCSC, membro Comitato scientifico dell'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo), Mons. Davide Milani (Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo), Francesca Milano (Direttore responsabile di Chora News), David Puente (Vicedirettore di Open online) e Sara Sampietro (Docente di Linguaggi e forme espressive dello spettacolo UCSC).

Ancora una notizia per le famiglie: nuovi controlli parentali

OpenAI ha introdotto i nuovi controlli parentali su ChatGPT, pensati per rendere più sicuro l’uso dell’IA da parte degli adolescenti.
I genitori possono:
- collegare i propri account a quelli dei figli,
- impostare limiti di tempo,
- gestire la memoria e attivare filtri sui contenuti.
Per gli under 18 sono inoltre previste protezioni automatiche contro testi e immagini esplicite, sfide virali e giochi di ruolo a sfondo sessuale o violento. Non solo: nell’eventualità in cui dovessero emergere segnali di disagio o pensieri autolesionistici, questi verranno valutati da un team dedicato, che potrà decidere di intervenire allertando i genitori o le autorità competenti.
Ogni giorno l’IA entra sempre più nella nostra vita: accompagnare i giovani a scoprirla con consapevolezza è un’opportunità, ma soprattutto una responsabilità, a scuola e in famiglia.
Ne parleremo in "Scroll Education" a Parole a Scuola il 18 ottobre dalle 17:00 alle 17:50.

Scroll education

Video e social come strumenti di educazione
Reel, TikTok, vlog per i più giovani non sono solo intrattenimento: sono il loro modo di conoscere il mondo, di raccontarsi, di imparare. Questo panel è un invito a insegnanti e genitori: non temere questi strumenti, ma entrarci dentro. Per capire. Per educare. Per aprire un dialogo.
Insieme a Ruggero Eugeni (Docente di Semiotica dei media UCSC), Elisabetta Locatelli (Ricercatrice di Sociologia dei processi culturali e comunicativi UCSC), Elisabetta Mughini (Dirigente di ricerca INDIRE) e Pablo Román (Presentatore e Content Creator per Fraternità APS).

Eventi

Mercoledì 1 ottobre
Ore 15 | Saremo negli uffici di Eni a San Donato Milanese per “Ditelo Bene - l’energia del linguaggio positivo”, evento promosso da Eni con Parole O_Stili. Un incontro dedicato al valore del linguaggio nei contesti quotidiani e professionali, con tre focus centrali – disabilità, iperconnessione e differenze generazionali. Interverranno Rosy Russo, Valentina Tomirotti, Vera Gheno, Mapi Danna e Jody Cecchetto. A condurre, Andrea Notarnicola. È possibile seguire la diretta a questo link.
Giovedì 2 ottobre
Ore 16:30 | Saremo nella sede di Generali a Milano per un focus group con un gruppo di collaboratori e collaboratrici della Generazione Z. L’incontro, della durata di 90 minuti, prevede momenti di confronto guidato ispirati ai temi emersi da una survey interna, con l’obiettivo di raccogliere spunti e riflessioni.
Venerdì 3 ottobre
Ore 11:00 | Organizzeremo un workshop dedicato a 20 top manager di Strategic MO per riflettere sul ruolo della leadership nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso.
Attraverso spunti pratici e casi concreti, esploreremo come guidare un cambiamento culturale che sappia coinvolgere i team e valorizzare la diversità.
Lunedì 6 ottobre
Ore 12:00 | Un incontro online aperto a tutta la popolazione aziendale di Findomestic, per esplorare come le diverse generazioni vivono il lavoro e la leadership. Rifletteremo su aspettative, bisogni e stili di collaborazione tra appartenenti a diverse generazioni, con particolare attenzione agli impatti che l’intelligenza artificiale porta nelle comunità di lavoro.
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