E se per i testi c’è ChatGPT, per generare immagini attraverso un’intelligenza artificiale, c’è Midjourney.
Basta chiedere all’AI di immaginare qualcosa (ad esempio una ragazza in jeans negli anni ‘60 etc… ) e la restituzione è impressionante.
Scrive L’Essenziale: “
Gli aggiornamenti sono continui e la qualità dei risultati è sbalorditiva nei generi più svariati, dall’illustrazione fantasy classica alla pittura futurista in acrilico. In molti casi il risultato è indistinguibile da un’opera umana. Il tutto, per di più, avviene in pochi secondi [...]
Che si sia di fronte a una rivoluzione paragonabile, come portata, all’avvento della fotografia o della grafica digitale, come scrive il programmatore e scrittore Gregorio Magini (già autore di decisive riflessioni sull’uso delle intelligenze artificiali nella produzione di testi), è ormai indubbio. Su come dobbiamo relazionarci a questa rivoluzione, invece, il dibattito è aperto. Forse perché dobbiamo ancora inquadrare pienamente tutte le implicazioni.”
Ed è proprio
su questo dibattito che ti invitiamo a leggere l’approfondimento.
Prima di chiudere l’argomento intelligenze artificiali ti lasciamo un’ultima suggestione. In Danimarca un gruppo di persone ha voluto lanciare un’incisiva provocazione costituendo un partito basato su un’intelligenza artificiale, Synthetic Party, il quale ha candidato direttamente l’AI, “Leader Lars”.
Scrive La Repubblica: “
L’Ai è stata addestrata alla politica ricevendo tutti i dati relativi ai programmi di governo dei partiti che, dagli anni ‘70 a oggi, si sono candidati alle elezioni danesi senza però conquistare nemmeno un seggio. L’obiettivo è quello di rappresentare proposte politiche che solitamente passano sotto silenzio, ma che potrebbero attrarre alle urne il 20% dei danesi che si rifugia nell’astensione.”
Ma si può davvero candidare un’intelligenza artificiale?
“
In realtà, il Synthetic Party si può considerare, almeno parzialmente, una performance artistica, essendo stato fondato dall’organizzazione artistica e tecnologica MindFuture Foundation. L’obiettivo principale, più che influire direttamente sulla politica danese, è quello di aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo al ruolo che l’intelligenza artificiale gioca nelle nostre vite e come i governi dovrebbero occuparsi della sua influenza sulla società.”
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