Mi ha sempre colpita la tenerezza con cui Marco Giallini nel film “Perfetti Sconosciuti” parla di quello strano superpotere che nelle relazioni è la capacità di fare un passo indietro. Dice “Ho imparato a non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi lo trovo saggio.” Una battuta che sembra fargli fare un passo indietro... E invece sta un passo avanti.
Disinnescare è proprio la capacità di fare “quel” passo. È la consapevolezza di chi sceglie di trasformare il conflitto in dialogo, di chi scioglie la tensione attraverso il potere della gentilezza. Vale per le coppie, per i dibattiti politici e per i conflitti internazionali.
Viviamo tempi in cui le parole corrono veloci, dentro e fuori la Rete. Così come i nostri pensieri. Talvolta troppo ancorati alla pancia (l’istinto) anziché alla testa (la ragione) o ancor più al cuore (le nostre emozioni). Ci stiamo abituando a risposte corrette in tempo reale. Un “ma” di troppo o un commento affrettato, - senza lo spazio per capirsi - diventano ferite aperte e innescano discussioni senza ritorno. Chi disinnesca sa curare tutto questo e permette di fermarsi e respirare.
Sì respirare: un lusso che non ci concediamo troppo spesso.
Cosa fare allora perché questo verbo diventi un superpotere alla portata di tutti? Un suggerimento da Baricco: “Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente”.
Il segreto sarà uno sguardo diverso sugli altri?
Articolo a firma di Rosy Russo, Presidente di Parole O_Stili
uscito sul numero di maggio 2025 di VITA all'interno della rubrica "Bada a come parli".